PER LA PRIMA ASSEMBLEA D’ISTITUTO DELL’ A.S. 2023/2024, I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI DEL LICEO “P. GIANNONE” HANNO INVITATO IL QUESTORE DI CASERTA DOTTOR ANDREA GRASSI.
Martedì 28 novembre, nell’aula magna del liceo “Pietro Giannone” di Caserta, si è tenuta la prima conferenza con un prestigioso ospite, invitato dalla Rappresentanza d’Istituto. Le classi che hanno partecipato all’incontro all’interno dell’aula magna sono state 4c, 5c, 4g, 4a e 5a della sede di Caiazzo, mentre il resto degli studenti (per un totale di 44 classi e 871 allievi) ha seguito la conferenza dalla propria aula in videocollegamento da tutte e tre le sedi dell’ istituzione scolastica.
La conferenza si è aperta con il saluto della Dirigente Marina Campanile e l’introduzione del Rappresentante d’istituto Arcangelo Correra, seguita da un primo intervento di apertura del Questore Grassi, che ha raccontato agli studenti il suo percorso di studi e di vita prima dell’ingresso nelle forze dell’ordine.
In particolare, il Questore ha raccontato agli studenti la nascita della sua vocazione per la carriera da commissario di polizia, maturata in occasione della strage in Via d’Amelio del 19 luglio 1992.
Egli, nel corso della conferenza, ha sottolineato più volte come sia necessario che tutti i cittadini si sentano protetti e liberi di spostarsi senza avere timore di subire violenze di alcun genere.
«Essere un’autorità ufficiale di pubblica sicurezza vuol dire prendersi cura sia dell’ordine, che rimane statico nel tempo, sia della sicurezza, che invece muta insieme alla società», ha spiegato.
Il dott. Grassi ha inoltre ribadito l’importanza del confronto con le nuove generazioni: «Per me fare il questore significa questo. Stare con voi giovani, e non rimanere chiuso nel fortino (la questura, ndr), per capire come mutano le esigenze dei cittadini».
Il dialogo con gli studenti e i docenti si è rivelato estremamente positivo e costruttivo, permettendo loro di trattare e spaziare su molteplici tematiche, quali sicurezza e ordine pubblico, rapporto cittadini-istituzioni, violenza di genere, comportamenti a rischio e giustizia. Ma anche l’amore per la bellezza, per il decoro e la vivibilità dei territori, per lo studio.
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