Presentazione di M. Eisenberg, Euridice dice, Terre Blu Editore 2023 martedì 13 giugno 2023

Nella cornice della Biblioteca del Centro Studi Alberto Martucci a Santa Maria C.V., con il patrocinio del Comune di Caserta e del Comune di Maria Capua Vetere

Nella suggestiva cornice della Biblioteca del Centro Studi Alberto Martucci a Santa Maria C.V., con il patrocinio del Comune di Caserta e del Comune di Santa Maria Capua Vetere, nonché della Delegazione di Terra di Lavoro dell’Associazione Italiana di Cultura Classica, si terrà martedì 13 giugno 2023 alle 18.30 la presentazione dell’ultimo lavoro poetico della professoressa  Mariastella Eisenberg, che è stata dirigente  scolastica in diverse  scuole superiori della provincia di Caserta, e  che da molti anni si dedica alla  scrittura con risultati lusinghieri. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Caserta, avv. Carlo Marino, e del sindaco di Santa Maria C.V., avv. Antonio Mirra, e del padrone di casa, avv. Alberto Martucci, a dialogare con Stella Eisenberg saranno la prof. ssa Maria Luisa Chirico, Presidente della Delegazione di Terra di Lavoro dell’A.I.C.C. e la prof. ssa Daniela Borrelli, docente del Liceo Classico “P. Giannone” di Caserta.

Nel corso dell’incontro vi sarà anche una performance a cura del Laboratorio di teatro classico del Liceo Giannone: coordinate dal prof. Michele Casella, infatti, le giovani allieve Viviana Pepe, Giuliana Parente e Irma Farina metteranno in scena le tre voci rispettivamente di Euridice, di Persefone e di Desdemona. La silloge poetica della Eisenberg, suddivisa in tre movimenti, costituisce il contraltare dell’ipse dixit: qui la parola femminile, trasversale, ubiqua, meridiana si contrappone al discorso lineare e si ribella a un sistema che, prima ancora che sociale, è del pensiero e della scrittura.  Tre donne mitiche, nel senso letterale del termine, sospese tra l’eros e la morte, si ribellano all’immagine che viene loro tradizionalmente attribuita: Euridice, Persefone e Desdemona. Come la prima rifiuta di riprendere il suo ruolo ancillare di pubblico adorante il canto di Orfeo, così la seconda rifiuta di ubbidire a Zeus Olimpio che la destina a vivere sei mesi negli Inferi e sei sulla terra, lì moglie di Ade, qui figlia di Demetra; così infine Desdemona rifiuta di vivere una morte ingiusta che la consegni al mondo donna infedele e dalla sua decisione  nasce una nuova conclusione della storia.